Istituto Penale per i Minorenni di Catanzaro
Indirizzo: Via F. Paglia 43, 88100 Catanzaro
Telefono: 0961 725188
Email: ipm.catanzaro.dgm@giustizia.it
PEC: ipm.catanzaro.dgm@giustiziacert.it
Tipologia: Istituto Penale per i Minorenni maschile
Dislocazione: zona urbana
Centro per la Giustizia Minorile (CGM) di riferimento: Catanzaro
Tribunale per Minorenni e Ufficio di Sorveglianza di riferimento: Catanzaro
Ufficio Servizi Sociali Minorenni (USSM) di riferimento: Catanzaro
A questo link un video realizzato per un precedente rapporto di Antigone
L’Istituto in sintesi
L’Istituto Penitenziario per Minorenni di Catanzaro è l’unico carcere minorile della regione Calabria. Al momento della visita, l’Istituto ospitava 22 ragazzi, di cui 14 minorenni e 8 giovani adulti. Per quanto riguarda la provenienza geografica, 16 ragazzi erano di origine straniera provenienti prevalentemente dal Maghreb e dalla Tunisia. L’IPM riceve di continuo assegnazioni di ragazzi per motivi di sfollamento di Istituti di altre regioni, soprattutto del nord-Italia. Si tratta prevalentemente di stranieri, molto spesso già privi di riferimenti familiari, affettivi o sociali, nei territori dai quali provengono. Questo rappresenta uno dei nodi problematici dell’Istituto, ai quali si aggiunge la carenza di personale afferente all’area educativo-pedagogica, con un solo educatore ed un altro esterno presenti a fronte degli 8 previsti, nonché la carenza di spazi per quanto concerne il personale, soprattutto dell’area sanitaria, in particolare un luogo riservato per i colloqui con la psicologa. Tra gli aspetti positivi si segnala la possibilità di svolgere attività lavorativa all’esterno dopo un breve periodo di osservazione e la buona integrazione con il territorio.
Struttura
L’Istituto Penale per i Minorenni “Silvio Paternostro” si trova nella zona nord di Catanzaro, in pieno centro cittadino ed è facilmente raggiungibile con i mezzi del trasporto pubblico.
L’edificazione dell’Istituto – aperto nel 1934 come Centro Rieducazione per Minorenni – risale agli anni ’30. La struttura è stata più volte oggetto di interventi di ristrutturazione, soprattutto per adeguarla a quanto prescritto dal Regolamento di Esecuzione del 2000 (il d.P.R. n. 230). Lavori di adeguamento che hanno interessato sia l’area destinata alla detenzione, la cui riapertura è avvenuta nel 2001, sia l’area destinata alle attività trattamentali, i cui lavori si sono conclusi nel 2015 e l’apertura della seconda sezione avvenuta nel mese di settembre 2023. Prima dei lavori di ristrutturazione, entrambe le aree erano dislocate in un unico edificio: al piano terra c’erano sei stanze destinate alle attività in comune (scolastiche, laboratoriali, ecc.), al primo piano sette camere di pernottamento, di cui tre singole (una delle quali destinata ai ragazzi con disabilità) e altre quattro con tre posti ciascuna.
Con la conclusione dei lavori, le due aree sono state distinte in due diversi edifici. Il fabbricato esistente già in precedenza è stato adibito a padiglione prettamente detentivo e la capienza massima dell’Istituto è salita a 36 unità.
Spazi detentivi
L’edificio si compone di due sezioni, articolate su altrettanti piani: una ha complessivamente 20 posti e l’altra 16. Per quanto concerne le camere di pernottamento, la capienza massima è di tre posti. In ciascuna, in un vano annesso, sono collocati i servizi igienici, compresa la doccia, che sono forniti di acqua corrente, calda e fredda, e non si registrano disservizi nell’erogazione. Le docce, essendo in un vano annesso a ciascuna cella, possono essere utilizzate in qualunque ora. Le condizioni di vivibilità sono buone, in termini sia di igiene, che di illuminazione e aerazione, tanto per le camere, quanto per i vani con i servizi igienici. Ciascuna camera è dotata di impianto di riscaldamento, dell’apparecchio televisivo e, oltre ai letti, che non hanno la disposizione a castello, di scrivania, sgabelli e armadietti.
Alla pulizia delle celle provvedono i ragazzi, ai quali è affidata anche la pulizia degli spazi in comune oltre che quella degli uffici, che rappresenta una delle mansioni del lavoro interno alle dipendenze dell’Istituto. La Direzione ha internalizzato tutti i servizi di pulizia, precedentemente affidati a imprese esterne, in modo da incrementare le possibilità occupazionali per i ragazzi presenti. I ragazzi hanno la possibilità di lavare in Istituto gli indumenti: ad occuparsene è un ragazzo, che ha a disposizione una lavatrice e una asciugatrice donate all’IPM da un’associazione del territorio.
Spazi comuni
Le due sezioni di cui si compone l’Istituto sono completamente autonome sotto ogni aspetto: cortili, sala mensa, sala colloqui, infermerie sono separati. Unico locale in comune è quello dove viene celebrata la Santa Messa a cui giovani partecipano insieme. Non vi è la presenza di luoghi di culto diversi da quelli cattolici. La cucina è affidata a un’impresa esterna e ai ragazzi non è data la possibilità di cucinare autonomamente. È possibile acquistare generi per l’igiene personale, di tipo alimentare, ecc., i cui prezzi sono determinati tenendo conto di quelli in corso c/o l’esercizio commerciale più vicino. Per il loro controllo, così come per quello del vitto, vengono sorteggiati mensilmente tra i ragazzi i rappresentanti delle relative Commissioni.
Il secondo edificio di cui si compone l’Istituto è interamente dedicato alle attività trattamentali. Si tratta di spazi molto ampi e luminosi, per lo svolgimento di attività di istruzione, formazione, ecc. Nel nuovo edificio, inoltre, uno spazio è stato adibito a palestra, con i relativi attrezzi e macchinari. Un altro spazio è stato adibito a sala colloqui con i familiari minori: ha pareti e arredi colorati, giochi, oggetti per la prima infanzia (fasciatoio, scalda biberon, ecc.), e si affaccia su un cortile che è stato attrezzato ad area verde per i colloqui.
I lavori di adeguamento e ristrutturazione hanno interessato anche altri spazi dell’Istituto, che a seguito della loro conclusione, consentono di usufruire di un campo di calcio, di una Cappella, di un teatro (con ottanta posti a sedere), fruibili anche dalla cittadinanza proveniente dall’esterno.
Ragazzi detenuti
Al momento della visita, l’Istituto ospitava 22 ragazzi, di cui 14 minorenni e 8 giovani adulti (2 oltre i 21 anni). Per quanto riguarda la provenienza geografica, 16 ragazzi erano di origine straniera provenienti prevalentemente dal Maghreb e dalla Tunisia. Dei ragazzi stranieri, 7 erano giovani adulti e 9 minorenni. L’IPM riceve di continuo assegnazioni di ragazzi per motivi di sfollamento di Istituti di altre regioni, soprattutto del nord-Italia. Si tratta prevalentemente di stranieri, molto spesso già privi di riferimenti familiari, affettivi o sociali, nei territori dai quali provengono. Per quanto riguarda invece la posizione giuridica, 15 ragazzi erano in attesa di giudizio, 4 appellanti e 3 condannati in via definitiva. Due ragazzi erano ammessi ai permessi premio. Non vi erano ragazzi in semilibertà, mentre tre erano autorizzati al lavoro all’esterno ex art. 21 O.P.
Personale
Il Direttore dell’Istituto è il Dott. Francesco Pellegrino. A fronte di una pianta organica di 8 unità, l’area educativa è ad oggi composta esclusivamente da un Funzionario della professionalità pedagogica e un esperto ex art. 80 O.P. E’ presente un assistente sociale in convenzione, anch’esso ex art. 80 O.P. La Polizia penitenziaria conta 47 unità in pianta organica, ma 5 agenti sono in distacco. I mediatori culturali sono presenti a chiamata, secondo, quindi, le necessità e le nazionalità dei ragazzi detenuti. Il servizio è attivo dal 2002 e affidato a Cooperative Sociali del territorio. I mediatori sono principalmente tre, di lingua araba, kazaka e urdu. I volontari che fanno ingresso in Istituto appartengono esclusivamente ad Associazioni, che sono complessivamente tre e svolgono attività di sostegno scolastico, accompagnamento in permesso premio, attività ludico-ricreative. Non accedono ministri di culto diversi da quello cattolico. La Messa viene celebrata ogni domenica. Rispetto alla fede musulmana, vengono forniti il Corano e i tappeti per la preghiera, oltre che il supporto del mediatore nel periodo del Ramadan e il rispetto di quanto prescritto per quanto concerne l’alimentazione.
Sanità
L’area sanitaria è composta da un coordinatore (18 ore settimanali), un medico di continuità assistenziale (24 ore settimanali) e tre infermieri (con 6 ore giornaliere a testa per 7 giorni settimanali). Gli specialisti che si recano in Istituto sono un odontoiatra, presente due volte a settimana per 4 ore complessive, un ortopedico, un dermatologo e un oculista, tutti presenti una volta a settimana per 2 ore. Sono previsti, inoltre, n. 1 infettivologo per 2 ore settimanali e n. 1 cardiologo per 2 ore settimanali, che tuttavia non sono stati ancora nominati dall’Azienda sanitaria competente. Per quanto riguarda la salute mentale, sono presenti tre psicologi, presenti complessivamente 29 ore settimanali, uno psichiatra, presente due volte a settimana per 6 ore complessive, e un neuropsichiatra infantile, presente due volte a settimana per 8 ore complessive. Sono state richieste ulteriori 6 ore di presenza degli psicologi e si è in attesa dell’attribuzione. Al momento della visita, i ragazzi con dipendenze in carico al SerD erano 11. La maggior parte dei ragazzi presenti assumeva terapia farmacologica.
Eventi critici e sistema disciplinare
Tra gli eventi critici si segnala un tentativo di suicidio nel mese di settembre 2023, nonché una rivolta nell’agosto del 2022, con il divampare di un incendio che ha danneggiato sei camere e un’altra rivolta che ha causato il danneggiamento degli arredi della sala mensa. In generale si registra un clima sereno e cordiale. L’interlocuzione tra i ragazzi e l’istituzione è quotidiana e diretta. Non è necessaria alcuna pratica burocratica (es.domandina). Per quanto riguarda il sistema disciplinare, in caso di isolamento, la persona resta in cella e l’esclusione riguarda solo le attività in comune.
Scuola, lavoro e formazione professionale
In riferimento all’Istruzione, al momento della visita risulta attivo un corso di alfabetizzazione, con 12 iscritti e un corso del 1° Livello secondo periodo, con 6 iscritti. Un altro ragazzo dovrebbe iniziare a breve a frequentare all’esterno l’Istituto tecnico-industriale.
Per quanto riguarda il lavoro, i ragazzi con un’attività lavorativa sono 8, di cui 3 autorizzati al lavoro all’esterno alle dipendenze di aziende private. Gli altri svolgono attività lavorative intramurarie, quali le pulizie, il giardinaggio, la manutenzione dei fabbricati (mof), la raccolta differenziata, con progetti di orientamento lavorativo. Due ragazzi frequentano il corso per il conseguimento della patente di guida.
Attività culturali, sportive e ricreative
All’interno dell’Istituto le attività sportive che i ragazzi possono praticare sono la palestra e il calcio. Vi partecipano tutti i ragazzi, in media due volte a settimana. Periodicamente vengono coinvolti nell’attività teatrale e in attività ludico-ricreative (come cineforum, giochi all’aperto) organizzati da volontari
Giornata tipo
07.30: sveglia
08.15: colazione
08.30 – 12.30: attività trattamentali (scolastiche, di formazione, lavorative)
12.30: pranzo
13.15 – 15.00: pulizia (igiene personale e camere)
15.00 – 18.00: attività trattamentali (laboratoriali, di formazione, lavorative)
18.00 – 19.00: aria
19.15: cena
20:30: chiusura celle
24.00: spegnimento tv
Contatti con l’esterno
I giorni dei colloqui con i familiari sono il martedì e il sabato, dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 13.00 alle 15.00. I giorni in cui è possibile effettuare le videochiamate sono il lunedì, il mercoledì e il venerdì, a partire dalle 13.30. Rispetto alla vita interna ordinaria, l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha lasciato come risvolto positivo, l’ingresso della tecnologia in Istituto, sia per quanto attiene strumentazione necessaria allo studio (anche se la possibilità era già prevista prima della pandemia), ma soprattutto nei rapporti con le famiglie. La possibilità delle video-telefonate è stata incamerata infatti nell’ordinarietà.
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