Centro Minori San Patrignano

Tipologia: comunità educativa residenziale maschile e femminile Regione: Emilia-Romagna
Dislocazione: extra -urbana

Contatti

Via San Patrignano 53, 47853 Coriano (RN)
Telefono: 0541 362111
mail: info@sanpatrignano.org

Struttura

Il centro minori San Patrignano è gestito dalla Comunità San Patrignano ed è una comunità-alloggio raggiungibile da tutta Italia tramite l’autostrada A1 (Bologna-Ancona) prendendo l‘uscita Rimini Sud e proseguendo poi sulla superstrada per Repubblica San Marino (SS72) seguendo le indicazioni per Ospedaletto di Coriano – San Patrignano.
All’interno di San Patrignano, nella sede di Rimini (in Emilia-Romagna), sono presenti due comunità socio educative residenziali per minori, una dedicata alle ragazze ed una ai ragazzi. Queste si trovano all’interno della comunità per tossicodipendenti che può ospitare fino a 1200 persone (minori, giovani adulti e adulti) su 300 ettari di terreno. Le due comunità sono separate di notte ma svolgono varie attività in comune durante il giorno, dalla scuola alla pet therapy. Insieme, prima del Covid, hanno dato vita al giornale del centro minori. A pranzo, soprattutto nei giorni di festa, ragazzi e ragazze mangiano tutti insieme. 

Ospiti

Il centro minori San Patrignano accoglie massimo dieci ospiti, riservandosi due posti aggiuntivi nel caso di situazioni di emergenza per la casa femminile e dieci posti più due per le emergenze per la casa maschile. Nel 2020 effettivamente la comunità ha ospitato dieci ragazzi e dieci ragazze. Gli ospiti generalmente hanno dai 16 ai 18 anni. Attualmente all’interno della struttura ci sono sette ragazzi in messa alla prova che prima di iniziare tale misura erano affidati ai servizi sociali. Per quanto riguarda la permanenza dei ragazzi all’interno della comunità, la durata del progetto viene valutata caso per caso. In generale, una volta entrati, i ragazzi restano nella comunità per minori fino ai 18 anni. In seguito, molti di essi restano nella comunità di San Patrignano nel settore dei giovani adulti. Se iniziano un percorso di studi nel Centro Studi della struttura, lo portano a termine anche dopo la maggiore età. Quando invece iniziano a lavorare o a frequentare l’università, lasciano la comunità. L’ingresso all’interno della struttura generalmente avviene a seguito della lettura della relazione da parte dell’équipe e dopo lo svolgimento dei colloqui conoscitivi. La comunità è una struttura di carattere pedagogico riabilitativo dunque mira alla completa riabilitazione e al reinserimento della persona nella società. All’interno della comunità si accolgono esclusivamente ragazzi con problemi di tossicodipendenza, raramente vengono ammessi anche ragazzi con problemi di alcoldipendenza.

Vengono limitati gli ospiti con particolari problematiche psichiatriche, tuttavia le ragazze hanno spesso problemi alimentari o abusi passati quindi il supporto psicologico (e a volte farmacologico) è necessario e garantito ma non si tratta di persone con patologie particolarmente gravi.

Per quanto concerne la convivenza tra persone sottoposte a provvedimenti penali e persone sottoposte a provvedimenti civili la comunità non limita il numero di ragazzi provenienti dal penale. In tutta la comunità di San Patrignano (non solo per minori), nel 2020, 23 persone erano agli arresti, 70 provenivano da affidamenti sociali, 6 persone erano in detenzione domiciliare. Questi costituivano in totale il 10% degli ospiti della comunità. La convivenza tra le differenti utenze non è problematica perché il denominatore comune di tutti è la tossicodipendenza.

Staff

La squadra educativa è composta da vari educatori, un responsabile e uno psicologo. Il responsabile vive nella comunità con la sua famiglia. Inoltre, alcuni volontari vivono nella comunità e svolgono i turni di notte. Il rapporto è di un operatore ogni quattro ragazzi, come da normativa vigente. Inoltre, se nella comunità per adulti ci sono dei ragazzi o delle ragazze che devono fare tirocini per i propri corsi universitari o che hanno delle qualifiche di educatori, questi possono fare delle attività di volontariato all’interno del centro minori. In questo modo, vista la poca differenza di età, tra loro e i minori si instaura una relazione di fratellanza/sorellanza. Questa relazione permette di raccogliere le informazioni e le opinioni che i minori non direbbero mai ad un educatore adulto.

Sistema disciplinare

Per quanto concerne il regolamento disciplinare, all’interno della struttura ci sono le regole di base per cui viene richiesto il rispetto verso se stesso e verso gli altri e la cura delle proprie cose. Viene inoltre richiesto di astenersi da episodi di violenza che possono comportare l’allontanamento dalla struttura nel caso in cui venga ritenuto necessario. 

Le sanzioni disciplinari dipendono dagli educatori, non esiste uno standard ma si cerca di valutare nella quotidianità.

Attività

All’interno della comunità, importanti strumenti educativi oltre allo studio, sono rappresentati dallo sport e dalle attività culturali, mezzi che permettono al minore di esprimere la propria identità e i propri interessi. I ragazzi fanno esperienza nel settore delle arti, alcuni fanno pet therapy al canile (sia maschi sia femmine), praticano vari sport e partecipano a dei laboratori di decorazione (carta da parati, oggetti per la casa). Per gli sport, i ragazzi hanno a disposizione due campi da calcio, uno da basket e uno da volley. In estate c’è una piscina quindi possono fare anche nuoto.  Il tempo libero è organizzato in modo da soddisfare le esigenze di ciascun minore. Sono a loro disposizione una biblioteca, una sala multifunzionale per giochi individuali e di società e due strutture per la programmazione cinematografica e televisiva.

Scuola

In merito alle attività scolastiche, la comunità è dotata dalla sua fondazione di un centro studi nel quale si trovano 15 classi. Questo permette ai minori e agli adulti di frequentare dei corsi da privatisti. San Patrignano inoltre collabora con varie realtà scolastiche del territorio, grazie alle quali i ragazzi possono svolgere corsi superiori professionali. Nel centro studi c’è una biblioteca e  dei  computer per permettere agli utenti di frequentare l’università online UNINETTUNO. San Patrignano è diventato anche un centro esami per questa università e accoglie regolarmente studenti esterni. 

I ragazzi ospiti entrano principalmente da luoghi distanti dalla struttura quindi, se studiano, non possono continuare nelle proprie scuole di origine. In ogni caso, gli utenti sono tutti tossicodipendenti attivi quindi difficilmente hanno un percorso scolastico in corso. 

Rapporti con l’esterno

Rispetto agli spazi di socialità all’esterno, ai minori è permesso di uscire, ma sempre accompagnati dagli educatori. L’inserimento nella società avviene quando i servizi sociali autorizzano a svolgere le attività all’esterno, e questo avviene soprattutto durante l’ultima fase della permanenza. Quando il percorso dei giovani finisce, alcuni ragazzi non vogliono rientrare in famiglia: questi possono restare a San Patrignano ed iniziare un percorso di autonomia cercando un lavoro e una casa.

Generalmente, nel momento immediatamente successivo all’ingresso le famiglie degli ospiti vengono contattate telefonicamente. Le restrizioni rispetto agli incontri vengono imposte dai servizi sociali. Durante la pandemia ci sono stati degli incontri su skype. Dopo la pandemia, i genitori possono restare con i figli tutta la giornata nelle aree dedicate. La famiglia dunque può visitare San Patrignano accompagnata sempre dall’educatore.

Lavoro e formazione professionale

Per quanto riguarda la possibilità di partecipare a corsi di formazione professionale, San Patrignano dispone anche di un ente di formazione che può tenere i corsi che permettono di ottenere una qualifica. Questi non sono frequentabili dai minori.
Nel caso in cui vi siano ragazzi che svolgono attività lavorativa e dunque percepiscono una retribuzione, questi gestiscono da soli il loro fondo cassa. Tuttavia, a San Patrignano è difficile spenderli, proprio per questo motivo coloro che non percepiscono uno stipendio non hanno una paghetta.

Sanità

Sulla medicina preventiva all’interno della struttura, considerato che la comunità ha a che fare con tossicodipendenti, il lavoro educativo si basa sulla prevenzione dei rischi delle droghe e sulle dipendenze. 

All’interno di San Patrignano è presente inoltre un ospedale che offre tutti i servizi sanitari di base. Durante il covid, l’ospedale interno è stato anche utilizzato come Covid Hospital. Tuttavia, se gli utenti necessitano di visite non ordinarie, devono uscire dalla struttura.  Al momento dell’ingresso, il minore viene sottoposto ad accurate visite mediche e a esami di laboratorio completi. Con delibera della Giunta Regionale 1036/2009 la Regione Emilia Romagna ha previsto per i minori inseriti in comunità l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario e la possibilità di effettuare visite specialistiche presso strutture pubbliche o private accreditate. 

Covid 19

Durante l’emergenza da Covid-19, il centro studi di San Patrignano si è adattato alla didattica a distanza, infatti grazie alle donazioni e agli aiuti del MIUR, il centro ha ottenuto 40 iPad. 
Una volta passato il periodo più complesso relativo alla gestione della pandemia, la comunità ha potuto parzialmente ripartire con le attività proprio perché gli ospiti sono quasi totalmente vaccinati. I settori inoltre non sono più isolati come durante il periodo più difficile della crisi sanitaria, ma  alcune attività, come la visita delle scuole romagnole, non hanno ancora ripreso.