Comunità L’Ancora Varazze
Ente gestore: Fondazione L’Ancora ONLUS
Tipologia: Comunità educativa maschile e femminile
Indirizzo: Piazza Mazzini 1, 17019 Varazze (Savona)
Sito web:https://www.ancoravarazze.it/home2-nuova-pagina-iniziale/
Email:info@ancoravarazze.it
Telefono:019 935 4310
Struttura e ospiti
La comunità è attiva dal 2000; la struttura è una villa indipendente di 3 piani in grado di ospitare 24 minori e 10 giovani adulti. Vi è poi un’ala riservata ad ospiti con disabilità fisica o psichica. Durante il 2023 la comunità ha ospitato solamente 2 ragazzi provenienti dal circuito penale, di cui uno in messa alla prova. Tutti i ragazzi ospitati sono stranieri; la maggior parte albanesi ed arabi. Gli operatori della comunità valutano con attenzione le richieste di ingresso (il reato e il Paese di provenienza del ragazzo) al fine di verificare che vi sia compatibilità con gli ospiti già presenti in comunità e che non si creino tensioni. Si cerca di garantire il più possibile la normale convivenza tra i ragazzi che provengono dal penale e quelli del circuito civile, per cui non esistono differenziazioni a priori.
Personale
Lo staff è composto da un coordinatore, 3 educatori, 2 operatori notturni, un operatore dell’accoglienza, un operatore che segue i ragazzi che svolgono tirocini e 4 mediatori culturali, che facilitano la comunicazione in arabo, senegalese, albanese, inglese e francese. La figura del mediatore è particolarmente importante, soprattutto per i ragazzi provenienti dall’area penale, in quanto aiuta i ragazzi a comprendere le leggi italiane e mantiene i contatti con le famiglie sempre straniere. La riunione di équipe, che coinvolge anche tutti i mediatori, si svolge ogni due settimane.
Regolamento interno
I ragazzi ricevono un regolamento da firmare appena entrano in comunità. Una delle sanzioni in caso di infrazione del regolamento è la decurtazione del pocket money, che viene poi restituito ai ragazzi nel momento dell’uscita. Un’altra sanzione possibile è la sospensione delle uscite. Spesso questa sanzione viene applicata quando i ragazzi non si prendono cura degli spazi della comunità o non rispettano gli orari prestabiliti. Fino ad ora nessun ospite è stato mai sottoposto alla misura dell’aggravamento. Inizialmente, i ragazzi albanesi entravano spesso in conflitto con i ragazzi egiziani, generando discussioni e liti. A detta della responsabile della comunità per pacificare queste situazioni conflittuali è realmente essenziale la figura del mediatore.
Scuola, lavoro e attività
Verso i 17 anni i ragazzi vengono preparati alla realizzazione di colloqui per entrare nel mondo del lavoro. Vi è poi un operatore che si occupa in maniera specifica di aiutare i ragazzi nella ricerca dei tirocini. Le formazioni professionali si svolgono soprattutto all’esterno, non vengono organizzate all’interno della struttura. Invece, le attività di doposcuola e sportive si svolgono presso la comunità.
Sono diverse le uscite di gruppo programmate per i ragazzi; gite al mare, in montagna o anche a Gardaland. La comunità ha stabilito numerose convenzioni con enti esterni, infatti sono attive collaborazioni con la Croce Rossa, con un ente che si occupa di cinofilia e, inoltre, una società sportiva ogni sabato accede alla palestra e al campo da calcio della comunità per realizzare attività sportive. In passato i ragazzi dell’area penale hanno frequentato un corso di pet therapy in una casa di riposo di Savona.
Sanità
La psicologa della comunità incontra, in colloqui individuali, tutti i ragazzi del circuito penale almeno una volta ogni 2 settimane. Nel caso venissero riscontrati situazioni particolarmente problematiche dal punto di vista della salute mentale dei ragazzi viene contattato il Centro per la Salute Mentale (CSM) di Savona. Gli operatori della comunità hanno notato come i ragazzi facciano sempre più uso di psicofarmaci, in particolare Rivotril e Lyrica, che hanno potenti effetti allucinogeni e un costo ridotto. Ogni ragazzo ha il proprio medico di base e nel caso di visite specialistiche la comunità contatta l’ASL. L’associazione Archè invece offre servizi di odontoiatria gratuiti per minori della comunità. Nel caso in cui si riscontrino casi di minori che fanno uso di droga viene attivato il SerD, dove solitamente i ragazzi devono recarsi 2 volte alla settimana per il controllo delle urine e una volta al mese per il colloquio con la psicologa.
La psicologa della comunità organizza regolarmente sessioni informative per i ragazzi riguardanti l’educazione sessuale e l’uso di stupefacenti.
Difficoltà
Spesso la parte più difficile del percorso del ragazzo riguarda la gestione dei legami con la propria famiglia. In alcune occasioni è capitato che il ragazzo stesse lavorando molto su di sé, facendo progressi, ma il rapporto problematico con la famiglia finiva per condizionarlo negativamente. In questi momenti il supporto degli educatori è essenziale.
Le maggiori criticità che vengono segnalate riguardano, da un lato, il fatto che le comunità sono sovraccariche, per cui molte richieste di ingresso rimangono disattese e, dall’altro, il progressivo inasprimento delle pene per i minori, oltre ad una mancanza di formazione specifica in materia di minori e giovani adulti da parte degli operatori della giustizia.